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Area

cardiovascolare

Da molti anni Malesci è impegnata attivamente nell’ambito dell’area cardiovascolare, in particolar modo nel settore del trattamento di uno dei più importanti fattori di rischio per la patologia vascolare, quali l’ipertensione arteriosa.

L’ipertensione arteriosa è un innalzamento dei livelli della pressione arteriosa del sangue. La pressione arteriosa è la misura della forza esercitata dal sangue pompato dal cuore contro le pareti delle arterie. Quando il cuore si contrae e il flusso di sangue passa nelle arterie, si registra la pressione arteriosa più alta, detta sistolica o ‘massima’; mentre tra un battito e l’altro  il cuore si riempie di sangue e all’interno delle arterie si registra la pressione arteriosa più bassa, detta diastolica o ‘minima’. Si parla di ipertensione quando i valori di sistolica e/o di diastolica superano i 140 (per la massima) o i 90 (per la minima) mmHg, secondo le linee guida internazionali.

I pazienti affetti da pressione alta per lo più non manifestano alcun sintomo. A volte con l’ipertensione possono comparire mal di testa, le vertigini, la nausea, disturbi della vista, ronzii alle orecchie, arrossamento del viso e palpitazioni. In presenza di questi sintomi è importante rivolgersi al medico curante o allo specialista che valuteranno la situazione rilevando la pressione arteriosa e approfondendo con ulteriori esami clinici se necessario. 
Inoltre, l’ipertensione arteriosa, se non adeguatamente trattata, aumenta il rischio di essere colpiti da ictus cerebrale, infarto, angina, insufficienza renale ed altre malattie cardiovascolari.

 La riduzione dei valori pressori per mezzo di specifiche terapie mediche permette una significativa riduzione della morbilità e della mortalità cardiovascolare con diminuzione dei costi assistenziali e miglioramento della qualità della vita dei soggetti trattati. Per il controllo dei valori pressori il medico ha attualmente un ampio margine di scelta tra farmaci dotati di diversa potenza e meccanismo di azione, da impiegare sulla base delle caratteristiche individuali del paziente e delle eventuali patologie correlate, in monoterapia o in associazione.  

Il rispetto delle prescrizioni mediche, in un contesto nel quale il paziente è spesso costretto ad assumere molti farmaci allo stesso tempo, è unanimemente riconosciuto come elemento determinante per il conseguimento dell’efficacia terapeutica. A tale scopo vanno sempre più affermandosi formulazioni che contegno più principi attivi nella stessa compressa, e con dosaggi ben diversificati, al fine di adattare quanto più la terapia al singolo paziente.
SCOMPENSO CARDIACO

Lo scompenso cardiaco è causato dall'incapacità del cuore di assolvere alla normale funzione contrattile di pompa e di soddisfare il corretto apporto di sangue e ossigeno a tutti gli organi. I soggetti affetti da scompenso cardiaco presentano una serie di sintomi, come ad esempio: dispnea (mancanza di fiato), stanchezza, difficoltà respiratorie in posizione supina, tosse, addome gonfio o dolente, perdita di appetito, confusione, deterioramento della memoria. 
L'andamento naturale della patologia è progressivo e i sintomi divengono gradualmente sempre più evidenti fino a indurre il paziente a effettuare accertamenti cardiologici. Il trattamento dello scompenso cardiaco è multidisciplinare e prevede vari livelli d'approccio. L'obiettivo finale è quello di ridurre i sintomi per migliorare la qualità della vita, rallentare la progressione della patologia, ridurre l'ospedalizzazione e aumentare la sopravvivenza.

 

Harrison. Principi di medicina interna. 16° edizione.